Per il quarto anno consecutivo Parigi si conferma in cima alla QS2016, la classifica che seleziona le migliori città al mondo per studenti universitari.
La graduatoria, stilata dall’agenzia britannica Quacquarelli Symonds (da qui il nome della classifica), è stata realizzata prima degli attentati del 13 novembre e prende in esame alcuni criteri tra cui le spese per gli studi, il costo della vita, l’inquinamento, la presenza e l’attività di agenzie di reclutamento e il tasso di criminalità.
Secondo gli ultimi dati rilasciati dal Ministero dell’Istruzione Superiore e della Ricerca francese, oltre il 12% degli studenti che frequentano le scuole superiori in Francia è straniero, con quasi 300.000 iscritti nel 2014.
La minaccia di attacchi terroristici che aleggia sulla capitale può in qualche modo scoraggiare gli studenti stranieri a trasferirsi a Parigi? “Gli studenti che giungono in Francia per completare parte degli studi hanno maturato in anticipo il loro progetto e non credo quindi che gli attentati possano cambiare i loro piani” assicura Juliette Maurel – Leroy, direttrice delle Relazioni Internazionali presso l’Institut Superieur de Gestion di Parigi.
“Per ciò che riguarda invece gli scambi culturali per brevi periodi, come ad esempio l’Erasmus, l’effetto è sicuramente più rilevante” continua la direttrice. “Molti di loro rinvieranno probabilmente la visita in attesa di vedere come si evolverà la situazione nelle prossime settimane oppure opteranno definitivamente per un’altra destinazione”.
Un primato che rende lustro a Parigi se si pensa che in questa classifica, stilata su scala mondiale, la capitale francese precede metropoli come Tokyo e Sidney. Solo altre due città europee riescono a piazzarsi nella top10 della QS2016: Londra staziona al quinto posto mentre Berlino è nona, alle spalle di mete come Montreal e Hong Kong, rispettivamente in 7° e 8° posizione.
