Appassionati d’arte o no, non capita molto spesso di poter ammirare tutte insieme più di 200 opere e documenti personali di Gustav Klimt e di altri importanti esponenti della Secessione viennese. Il grande pittore austriaco, tra i massimi esponenti dell’Art Nouveau, e la storia della Secessione sono in mostra alla Pinacothèque di Parigi con la straordinaria esposizione “Au temps de Klimt – La Sècession à Vienne” fino al 21 giugno 2015.
La mostra
La Pinacoteca di Parigi, in collaborazione con Arthemisia Group e 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE, ospiterà fino al 21 giugno 2015 un’esposizione davvero unica interamente incentrata su uno dei movimenti artistici sviluppatisi contemporaneamente all’Art Nouveau agli inizi del XX secolo con il nome di Secessione Viennese.
In questo ebbe un ruolo fondamentale Gustav Klimt che nel 1896, assieme ad altri 18 artisti, determinò la scissione dalla Wiener Kunsterlhaus, associazione ufficiale degli artisti viennesi. Il talento e la genialità dell’artista austriaco, i suoi esordi e i suoi eccessi decorativi di cui il più alto esempio è il suo periodo d’oro, fornirono le basi per la nascita dell’Espressionismo, una delle principali correnti dell’arte moderna.
“Au Temps de Klimt – La Sècession à Vienne”
“Au Temps de Klimt – La Sècession à Vienne” offre un ampio ed accurato sguardo sullo sviluppo dell’arte viennese alla fine del XIX secolo dalla Secessione viennese fino ai primi anni dell’Espressionismo.
Il cuore della mostra è incentrato su una ricca selezione delle opere più importanti di Gustav Klimt, dai primi anni di studio alle grandi opere del suo celebre periodo d’oro, tra cui “Judith I” e il monumentale “Fregio di Beethoven”, per la prima volta esposto in Francia.
E non solo. L’unicità di questa mostra è data anche dalla presenza di una serie di rari documenti relativi alla vita dell’artista, della sua famiglia e dei 2 fratelli pittori Ernst e George con i quali Gustav collaborò spesso.
L’attenzione è rivolta anche ai primi anni della Secessione e all’influenza esercitata su Klimt da grandi intellettuali viennesi come Carl Schuch, Tina Blau, Théodor Hormann, Josef Engelhart e Max Kurzweil, che, come lui, erano a Parigi in quel periodo. Sono esposte, infatti, anche le più importanti opere di altri esponenti di questo movimento artistico come Egon Schiele e Oskar Kokoschka.
Una sezione finale della mostra è dedicata alle arti viennesi, agli antichi e raffinati mestieri dell’artigianato d’arte che hanno dato vita a mobili e gioielli preziosi, a splendide ceramiche.