Monta la polemica tra gli albergatori di lusso di Parigi ed Airbnb, sito internazionale di home-sharing.
Alla base della crociata indetta contro il portale web ci sarebbe una “concorrenza sleale nei confronti dei Palace della città”, come afferma Didier Le Calvez, amministratore delegato del Bristol Hotel. Ad allarmare gli albergatori parigini sono state le recenti offerte di mercato proposte dai dirigenti di Airbnb; un soggiorno nei palazzi storici di Parigi a circa €500 a notte, a fronte dei €1,000 circa proposti dagli hotel di lusso della capitale.
Four Season George V e il Plaza Athenee non se la passano certo meglio.
Un ulteriore allarme per il settore del turismo di lusso parigino, già messo in crisi dall’aumento della concorrenza che, negli ultimi anni, è diventata serratissima. Il Bristol, ad esempio, ha subito un calo del 20% del fatturato nel primo semestre di quest’anno e palazzi come il“E’ una cosa completamente diversa”, si difende però Nicolas Ferrary, direttore delle operazioni dell’Airbnb in Francia. “Le nostre residenze sono state scelte per l’esperienza unica che offrono ai clienti, ma che non è affatto paragonabile a quella che un hotel di lusso è in grado di proporre”.
“Non penso che in questa situazione ci sia qualcuno che ci vinca e qualcuno che ci perda”, ha invece tagliato corto il CEO della società, Brian Chesky.