Il soprannome di “città che non dorme mai”, celebre nomignolo affibbiato ormai da anni a New York, potrebbe spettare molto presto anche alla capitale francese.
Sulla scia della promulgazione della Loi Macron (dal nome del Ministro dell’Economia Francese ed ex banchiere Emmanuel Macron), il governo transalpino è pronto a varare un decreto che prevede la creazione di dodici zone turistiche internazionali (ZTI) distribuite sul territorio francese, in cui i negozi potranno rimanere aperti fino a mezzanotte e lavorare anche di domenica.
Nelle dodici zone delineate sono comprese anche le 6 stazioni di Parigi ed alcuni punti caldi turistici della capitale: dagli Champs-Élysées al quartiere di Montmartre, da Saint Germain des Près all’area del centro commerciale Les Halles. Voluta dal governo Hollande, la Loi Macron mira a liberalizzare alcuni settori dell’economia altamente regolamentati dalla Francia. Una riforma discussa e controversa che ha già attirato l’ira dei sindacati che la reputano inconcepibile e temono una “generalizzazione del lavoro domenicale nell’ambito del commercio”.
“La ‘zonizzazione’ è stata definita a seguito di un’analisi molto dettagliata di tutti i percorsi dei 32 milioni di turisti che visitano Parigi ogni anno”, fa sapere una persona molto vicina al Ministero.
“Tutte queste zone corrispondono ad aree importanti di trasporto con una forte presenza di alberghi e monumenti che contribuiscono al traffico turistico della capitale”.