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Lione, cosa vedere nella città rinascimentale di Francia

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La terza città più grande di Francia ha saputo conservare una dimensione umana e un’anima antica. Lione custodisce il quartiere rinascimentale meglio conservato d’Europa ma anche creazioni architettoniche all’avanguardia. Bella, vivace ed elegante, chiamata la “piccola Parigi”, Lione è una città d’arte, cultura ed enogastronomia e saprà stupirvi tra ateliers degli antichi artigiani della seta, palazzi rinascimentali e passaggi segreti. La meta perfetta da girare a piedi in pochi giorni!

Alla confluenza dei fiumi Rodano e Saona, adagiata sulle colline della Fourvière e della Croix-Rousse, Lione occupa da sempre una posizione strategica nella regione Rodano-Alpi della Francia sud-orientale.

 Da alcuni è ricordata come città del triangolo esoterico della magia bianca insieme a Torino e Praga, da altri come capitale del gusto. Città natale del celebre chef Paul Bocuse ma anche dello scrittore Antoine de Saint-Exupéry, Lione vide, inoltre, nascere il cinématographe dei fratelli Lumière e il telaio di Jacquard.

  • Quando andare a Lione? Sempre! Ma durante la Fête des Lumières, intorno all’8 dicembre, la città diventa un meraviglioso teatro di luci e colori.

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Cosa vedere a Lione: luoghi e attrazioni da non perdere

Iniziate il giro dalla città vecchia, il più grande quartiere rinascimentale d’Europa dichiarato dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’umanità.

"Vieux Lyon", la Lione antica

Andate a zonzo tra stradine lastricate, torri e corti di palazzi, gallerie all’italiana e i famosi "traboules".

Cattedrale di Saint Jean foto di Marko Kudjerski via flickrfoto di Marko Kudjerski via flickrAi piedi della collina di Fourvière e sulle rive del fiume Saona, la vecchia città che risale al Medioevo ma che fiorì nel Rinascimento, si estende intorno a tre monumenti religiosi da non perdere: a sud la cattedrale di Saint-Georges, antico quartiere di artigiani, al centro la cattedrale di Saint-Jean, quartiere dell’alto clero e dell’aristocrazia, a nord la cattedrale di Saint-Paul, quartiere della grande borghesia, centro finanziario e commerciale.

Visitate, dunque, le chiese e girovagate tra i sontuosi palazzi costruiti dai ricchi banchieri e mercanti italiani, fiamminghi e tedeschi che si stabilirono a Lione tra il XV e il XVII secolo.

Tra questi il palazzo più interessante è l'Hotel de Gadagne, un hôtel particulier del XVI secolo che prende il nome dalla famiglia italiana che lo acquistò. Oggi il palazzo ospita due musei: uno sulla storia di Lione e l’altro dedicato alle marionette, tra cui quella del famoso Guignol, tipica marionetta di Lione. Nel quartiere Saint-Jean ricordatevi di visitare anche la Maison des Avocats, altro esempio di palazzo rinascimentale con gallerie ad arco in stile toscano, che oggi ospita il Musée Miniature et Cinéma.

I traboules, i passaggi coperti di Lione

Traboule foto di Laurent Espitallier via flickrfoto di Laurent Espitallier via flickrInfine, non perdete i famosi traboules, passaggi coperti caratteristici di Lione che permettono di passare da una strada all’altra attraversando i palazzi. Dal latino “trans ambulare”, cioè “passare attraverso”, i traboules sono nati durante il rinascimento con una funzione pratica.

Molti altri passaggi sono stati costruiti poi nel 1800 per permettere agli artigiani della seta di portare i tessuti fuori dalle loro botteghe senza farli bagnare quando pioveva.

Ma i traboules sono serviti anche da rifugio durante guerre e rivolte. Durante la Seconda Guerra Mondiale, per esempio, la Resistenza di Lione aveva il proprio centro in questi passaggi segreti che i nazisti non conoscevano. Oggi Lione conta centinaia di traboules ma la maggior parte sono chiusi al pubblico. 

I traboules visitabili e come accedere

Tra quelli che potrete visitare: il passaggio che collega il n. 27 della rue du Bœuf e il 54 della rue Saint-Jean; il traboule del n. 16 de la rue du Bœuf che porta in una splendida corte interna da cui ammirare la Tour Rose e la porta della Maison du Crible, famoso palazzo rinascimentale della Vieux-Lyon. Per accedere ai traboules premete il bottone accanto alla porta d’ingresso o sfruttate il passaggio di qualche residente. Ma mi raccomando al silenzio nei passaggi.

La collina di Fourvière: la basilica e il sito archeologico

Salite, così, sulla collina di Fourvière, dove in epoca romana sorgeva l’antico Foro Traiano, per visitare la basilica Notre Dame de Fourvière, un edificio neobizantino che dall’alto domina tutta la città. Godetevi la vista. Poi entrate nella basilica a tre navate, uno dei simboli di Lione e una delle chiese più belle di Francia, per ammirare i meravigliosi mosaici, le superbe vetrate e decorazioni. Girate tra le otto cappelle ma non perdete la cripta.

  • Come arrivare: dalla vecchia Lione potrete raggiungere la basilica a piedi in 10 minuti o, per i più pigri, in funicolare.

Continuate così per il sito archeologico di Fourvière, vestigia gallo-romane che hanno oltre 2000 anni di storia. Scoperti nel 1930, il Gran Teatro e l’Odéon sono stati costruiti nel I secolo a.C. subito dopo la creazione di Lugdunum, nome di Lione all’epoca dell’impero romano quando era capitale della Gallia. All’interno del sito troverete poi il Musée de la civilisation Gallo-Romaine che ripercorre la storia della città attraverso la collezione di tesori archeologici.

Una passeggiata lungo i "quais"

Le banchine dei fiumi Rodano e Saona meritano una bella passeggiata. Dalle rive del Rodano, partendo dal Parc de Gerland a sud di Lione, potrete risalire lungo il fiume fino al Parc de la Tête d'Or e ammirare l'Hôtel Dieu che è uno dei palazzi più antichi della città. Dai quais della Saona, invece, avrete una splendida vista sulla collina di Fourvière e la vecchia Lione. Costeggiando i fiumi verso nord arriverete alla splendida Ile Barbe.

Passeggiando sui quais fate caso al Fresque des Lyonnais, uno dei più noti affreschi che decorano le mura della città. È un dipinto che rappresenta 30 personaggi storici di Lione tra cui il celebre chef Paul Bocuse. Il trompe l’oeil è davvero sorprendente! Il Fresque des Lyonnais si trova nel primo arrondissement, all’angolo tra il 49 Quai Saint-Vincent e il 2 rue de la Martinière.

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La Presqu'île: dal quartiere Terraux all'Hôtel de Ville

Il cuore di Lione batte tra il Rodano e il Saona al ritmo delle vie commerciali e delle storiche strade della città. La penisola che si estende dal quartiere di Terreaux ai piedi della collina di La Croix-Rousse e fino al punto di confluenza tra i due fiumi, è oggi il centro di Lione le cui prime forme di urbanizzazione risalgono al Rinascimento.

Quindi percorrete la rue Mercière per ritrovare le tracce di quell’epoca e per godervi il fermento delle serate lionesi. Esplorate il quartiere iniziando dalla place Bellecour, la terza più grande piazza di Francia dopo Place de la Concorde a Parigi e les Quinconces a Bordeaux. Proseguendo nelle vie del centro ammirate il Grand Théâtre, costruito nel 1756 da Jacques-Germain Soufflot, ricostruito nel 1800, quando fu chiamato Opéra, restaurata poi da Jean Nouvel.

Teatro des celestins foto di Bibliotheque municipale de LyonContinuate per il Théâtre des Célestins, ex chiesa dell’ordine dei Celestini diventata poi teatro. Tempio dell’arte drammatica, il teatro di Lione è un esempio di teatro all’italiana con gallerie a ferro di cavallo sui colori del rosso e dell’oro.

Finite il giro del centro in place des Terreaux, la piazza su cui risplende la fontana Bartholdi. Godetevi lo spettacolo di acqua e luce sulla grande piazza ornata da 69 fontane in granito.

  • Gli amanti dell’arte non dovrebbero perdere il Musée des Beaux-Arts, ospitato dall’antico palazzo e convento Saint-Pierre su place des Terreaux. Il principale museo della città e tra i più importanti di Francia, vanta collezioni tra le più ricche d’Europa, dedicate in maggior parte all’antichità e alla pittura dal XIV al XX secolo.

Proseguite infine per l’Hôtel de Ville, girovagando senza meta tra i palazzi dell’Ottocento che testimoniano  l’opulenza della borghesia lionese mentre fontane e monumenti si illuminano al calar della notte.

La Confluence, il quartiere riqualificato di Lione

A sud della Presqu'île, là dove il Rodano e il Saona si incontrano, la Confluence fa vivere la città del futuro. Antico quartiere industriale, ospitava il mercato all’ingrosso e il port Rambaud che alimentava la città con la merce che arrivava dai fiumi, ma anche le fabbriche e le prigioni. In seguito alla chiusura delle fabbriche alla fine del XX secolo, il progetto urbano della Confluence ha dato nuova vita al quartiere.

Museo des confluences foto di Qwill via flickrfoto di Qwill via flickrI grandi nomi dell’architettura internazionale come C. de Portzamparc, Kengo Kuma o M.Fuksas hanno lasciato il segno. Scoprite questo quartiere dall’architettura contemporanea sempre volto alla sperimentazione e all’ecologia.

Tra gli indirizzi da non perdere, il Musée des Confluences, una futuristica struttura in vetro, cemento e acciaio, alla confluenza dei fiumi. È un museo dedicato alla scienza, alla tecnica, alla storia e alla geografia, una porta aperta sul mondo.

Trascorrete il pomeriggio al Pôle de Commerces et de Loisirs Confluence tra shopping, cinema, terrazze panoramiche, palestre, corsi di cucina e spa. Accessibile anche con la navetta fluviale. Infine, scoprite la Sucrière, spazio industriale totalmente rinnovato nel cuore dei Docks de Lyon Confluence, un'enorme location dedicata a esposizioni culturali e grandi eventi. La Sucrière è conosciuta per accogliere dal 2003 la Biennale d'Arte Contemporanea di Lyon, oltre a eventi come le "Nuits Sonores".

La Croix-Rousse, il quartiere di artisti e artigiani

La seconda collina di Lione è conosciuta come “la collina che lavora”, in opposizione a Fourvière “la collina che prega”. Dal XIX secolo la Croix-Rousse risuona al ritmo dei bistanclaques, soprannome dato dai lionesi alle macchine tessili. Era in questo quartiere, infatti, che lavoravano oltre 30.000 "canuts", come erano chiamati gli artigiani della seta, facendo di Lyon uno dei maggiori centri tessili d’Europa.

Croix Rousse foto di thierry llansades via flickrfoto di thierry llansades via flickrD’altronde, la maison Hermès produce ancora i suoi famosi carrés nei dintorni di Lione. Scoprite, dunque, l’anima antica di questo quartiere dalla forte identità, girovagando tra salite, discese, scalinate e traboules in costante equilibrio tra passato e presente.

Quartiere di artisti e artigiani, la Croix-Rousse conserva, inoltre, lo spirito ribelle dell’epoca in cui fu centro della Resistenza durante la seconda guerra mondiale.

Iniziate la visita del quartiere dalla Maison des Canuts, l’atelier che vi svelerà i segreti della fabbricazione dei tessuti, dell’invenzione del telaio di Jacquard, originario di Lione, e dell’industria tessile di oggi. È possibile prenotare anche visite guidate.

  • Se volete avere un’idea della vita dei canuts, cercate l’affresco all’angolo tra bd des Canuts e rue Denfert Rochereau, un enorme trompe-l’oeil dipinto su un muro che rappresenta la vita e l’atmosfera del quartiere al tempo degli artigiani della seta.

Non perdete, inoltre, il traboule che porta dal 29 della rue Imbert Colomès al 9 della place Colbert, e vi ritroverete nella Cour des Voraces, set di numerosi film. Sulla corte si affaccia un palazzo di otto piani che ha ospitato a lungo gli ateliers dei canuts. Girate tra antiche botteghe e boutiques di giovani creatori per poi rilassarvi al Jardin des Chartreux, parco su tre terrazze dove scoprire specie rare come l’arancio degli Osagi.

Se avete tempo, infine, esplorate il quartiere di Monplaisir dove i fratelli Lumière concepirono il loro cinématographe, così visitate l’Institut Lumière per immergervi nella settima arte.

Cosa comprare a Lione: regali gourmet, seta e marionette

Se volete portare a casa un souvenir o una specialità di Lione, andate a curiosare tra le boutiques del centro, tra i negozi dei giovani creatori della Croix-Rousse oppure alle Halles Paul Bocuse, il tempio della gastronomia, per un regalo gourmet.

  • I golosi di bonbons dovrebbero andare da Violette et Berlingot nel Passage de l’Argue, gli amanti del cioccolato da Chocolats Voisin, maître chocolatier di riferimento a Lione. Impazzirete tra pâtisserie di ogni tipo a La Marquise, il cui nome rende omaggio alla Marquise de Sévigné che vi fece visita molte volte. Invece la Comtesse du Barry vi invita a scoprire il meglio della gastronomia francese. Se poi volete regalarvi della seta, ricordatevi dell’atelier di Sophie Guyot, di CathAm Soie o di Brochier Soieries, e se cercate le tradizionali marionette, vi aspetta il Disagn Cardelli.
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Dove mangiare a Lione cucina tipica?

Per un pranzo veloce passeggiate tra i sapori alle Halles de Lyon Paul Bocuse o alle Halles de la Martinière. Per assaggiare la tipica cucina lionese cercate i bouchon, tipici bistrot fondati a Lione dove deliziarvi con salsicce, insalata lionese e "quenelles de brochet": tra questi Le Musée, Daniel et Denise, Le Poêlon d’Or e Au Petit Bouchon chez Georges. Per i veri intenditori in cerca di cucina raffinata, La Mère Brazier e naturalmente il Restaurant Paul Bocuse, 3 stelle Michelin.

Dove dormire a Lione

Per godervi al massimo il vostro soggiorno, consigliamo di pernottare sulla Presqu’île, sui pendii della Croix-Rousse o nella vecchia Lione. Tra i migliori hotel, la Cour des Loges e Mama Shelter Lyon. Tra i migliori ostelli, Le Flâneur Guesthouse. Ma è nel quartiere della Guillotière, vicina al centro, che troverete gli alloggi meno cari. I bed&breakfast si concentrano, invece, sulla collina di Fourvière.

Come arrivare a Lione da Parigi

In aereo atterrando all’aeroporto Lyon- Saint-Exupéry o comodamente in treno diretto da Parigi e TGV.

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Se avete voglia di spingevi un po' più in là verso le Alpi o di proseguire il viaggio oltre confine nella vicina Svizzera, considerate di fare una sosta sul lago di Annecy o raggiungere Ginevra.

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