Meno imponente del vicino Louvre e con un minor numero di opere ma tutte dal valore inestimabile. Ecco qualche suggerimento su cosa vedere al Museo d'Orsay di Parigi.
Il Museo d'Orsay rappresenta una tappa che ogni visitatore e amante dell'arte non può farsi mancare nel suo viaggio a Parigi, specialmente un appassionato di Impressionismo e post-Impressionismo. Per chi si appresta a visitare questo tempio dell'arte nel cuore della Ville Lumière, ecco una lista delle opere che a nostro avviso non dovreste assolutamente perdere.
- I migliori tour guidati al Museo d'Orsay
- Le opere da non perdere al Museo d'Orsay
- Colazione sull'erba
- La classe di danza
- Ballo al Moulin de la Galette
- Autoritratto, 1889
- Due donne tahitiane
- Il letto
- I piallatori di parquet
- I giocatori di carte
- I papaveri
- Lusso, calma e voluttà
- Notte stellata sul Rodano
- L’assenzio
- La chiesa di Auvers
- Il circo
I migliori tour guidati al Museo d'Orsay
Le opere da non perdere al Museo d'Orsay
Colazione sull'erba
Un omaggio di Édouard Manet ai grandi maestri del passato come Tiziano e Raffaello. Una donna nuda fa colazione in un bosco in compagnia di due uomini vestiti elegantemente (il fratello del pittore ed il suo futuro cognato). Quando fu esposto al Salon des Refusés nel 1863, il quadro destò molto scandalo e fu rifiutato dalla giuria.
La classe di danza
Una delle prime opere che Edgar Degas dedicò alla sua famosa serie delle ballerine. Il pittore era solito frequentare l’Opéra di Parigi ed assisteva spesso alla preparazione dei balletti dietro le quinte. Proprio qui nasce il suo amore per questo tema che gli permetterà di dipingere diverse tele sulla danza.
Ballo al Moulin de la Galette
Senza dubbio l’opera più celebre di Pierre-Auguste Renoir. Il quadro ritrae un festoso pomeriggio bohémien al Moulin de la Galette, un locale popolare di Montmartre allestito in un vecchio mulino, dove si andava a ballare all’aperto. Nella tela compaiono anche alcuni amici dell’artista che accettarono di posare per lui.
Autoritratto, 1889
Durante tutta la vita Vincent Van Gogh dipinse numerosi autoritratti, come se cercasse disperatamente di scoprire la sua identità. L’espressione del pittore denota una grande sofferenza. Il ritratto fu infatti realizzato durante il ricovero nell’ospedale psichiatrico di Saint Rémy dopo un periodo molto difficile in cui l’artista tentò di suicidarsi. Le opere del maestro olandese sono raccolte in ordine cronologico nel Museo di Amsterdam a lui dedicato.
- L’opera è momentaneamente in esposizione al nuovo Louvre di Abu Dhabi.
Due donne tahitiane
Questo quadro fu dipinto da Paul Gaguin nel 1891 durante il suo primo soggiorno a Tahiti, luogo incontaminato che lo affascinò moltissimo. Per le due figure femminili posò la stessa modella, Teha’ amana, una giovane fanciulla che l’artista sposò a 43 anni secondo una formula tahitiana e da cui ebbe un figlio.
Il letto
Il dipinto, realizzato da Henri de Toulouse-Lautrec, rappresenta una scena intima tra due giovani amanti, probabilmente due prostitute, che dormono nello stesso letto. Il pittore era un assiduo frequentatore del Moulin Rouge, tanto da essere il disegnatore di numerose locandine del locale parigino, nel quale non era insolito vedere scene del genere.
I piallatori di parquet
Il pittore Gustave Caillebotte si comporta come un fotografo scrupoloso che ritrae un momento di semplice ordinarietà: tre operai a torso nudo sono impegnati a piallare un parquet mentre stanno chiacchierando. Il quadro diede scandalo all’epoca perché considerato volgare per il crudo realismo dei soggetti.
I giocatori di carte
Due uomini sono seduti al tavolo di un cafè intenti a giocare a carte. La presenza ricorrente di giocatori di carte nelle opere di Paul Cézanne è stata interpretata in questo modo: la partita tra due giocatori significherebbe la lotta che l’artista dovette combattere contro suo padre per far sì che accettasse la sua pittura.
I papaveri
La tela, realizzata da Claude Monet, regala tutte le caratteristiche della pittura impressionista ed è una delle più conosciute al mondo. Il pittore ritrae un campo di papaveri e dipinge sia in primo piano che sullo sfondo due componenti della sua famiglia: la donna è la moglie Camille, mentre il bambino è il figlio Jean.
Lusso, calma e voluttà
La scena rappresenta un gruppo di bagnanti in riva al mare. L'opera fu dipinta da Henri Matisse a Parigi nell'inverno tra il 1904 e il 1905, ma l'ideazione risale all'estate del 1904 quando l'artista era a Saint-Tropez. L’opera riprende il titolo da un famoso distico di Charles Baudelaire presente nel poemetto “Invito al viaggio”.
Notte stellata sul Rodano
In una sera di fine settembre del 1888 Vincent Van Gogh era sulle rive del Rodano nei pressi della città di Arles. La posizione che scelse per dipingere il paesaggio non fu casuale: proprio da quel punto il pittore potè riportare sulla tela i riflessi delle luci artificiali della città e delle stelle nelle acque del fiume.
L’assenzio
Sono tante le scene di vita cittadina che Edgar Degas dipinse durante la sua vita. In un bistrot di Parigi una donna ed un uomo sono seduti una a fianco all'altro con uno sguardo vuoto e assente. Sono due bevitori d’assenzio, un liquore considerato responsabile della diffusione dell’alcolismo tra le classi popolari dell’epoca.
La chiesa di Auvers
L’opera fu realizzata da Vincent Van Gogh dopo essersi stabilito ad Auvers-sur-Oise, nel nord della Francia. L’edificio esiste realmente ma fu “trasformato” dalla mente e dalla vista dell’autore: Van Gogh infatti ha unito all’architettura effettiva dell’edificio alcuni elementi dei paesaggi nordici che hanno accompagnato la sua infanzia.
Il circo
L’ultima opera di Georges-Pierre Seurat rimase incompiuta a causa della morte del pittore. Nonostante non fosse stato completato, il dipinto fu esposto al settimo Salon des Independants. La tela raffigura un circo con la sua atmosfera festosa ed i colori ne esaltano la gioiosità e l’allegria.