“È troppo grande, non riuscirò mai a girarlo tutto!”: la classica esclamazione di chi varca per la prima volta l’ingresso del Louvre. Se cerchi consigli utili su cosa vedere al Museo del Louvre, abbiamo stilato per te una lista delle opere più famose assolutamente da non perdere durante il tuo tour.
- Le opere più famose del Louvre: cosa vedere assolutamente
- La Venere di Milo
- La Nike di Samotracia
- La Gioconda
- Amore e Psiche
- La Zattera della Medusa
- Le Nozze di Cana
- L’Incoronazione di Napoleone
- Il Codice di Hammurabi
- La Libertà che guida il Popolo
- Gli Schiavi (Michelangelo)
- Il Giuramento degli Orazi
- Le Sabine
- Scriba seduto
- La Merlettaia
- Cosa vedere al Louvre in 2 - 3 ore
- Inizio: Ala Denon
- Ala Denon (proseguimento):
- Ala Sully:
- Se hai ancora tempo:
- Suggerimenti per ottimizzare il tempo e consigli pratici
Le opere più famose del Louvre: cosa vedere assolutamente
Stai per visitare uno dei musei più grandi al mondo. Se vuoi sapere cosa vedere al Louvre, ecco la guida alle opere più famose. Con poco tempo a disposizione, è fondamentale concentrarsi sui capolavori, come la Gioconda e la Nike di Samotracia, usando mappe e biglietti "salta la fila" per ottimizzare il percorso.
La Venere di Milo
Collocazione: Ala Sully (sala 346)
Scoperta l’8 aprile del 1820 in un campo sull’isola di Milo, nell’Egeo, L’Afrodite o Venere di Milo è il simbolo della bellezza femminile in età classica. La statua senza braccia è una delle più celebri sculture della civiltà greca, la cui paternità viene generalmente attribuita ad Alessandro di Antiochia.
La Nike di Samotracia
Collocazione: Si trova sulla scalinata Daru (sala 703)
La personificazione della vittoria trionfante, rappresentata nella mitologia greca da una giovane dea alata. La statua, probabilmente opera di Pitocrito, fu ritrovata, in pezzi, sull’isola di Samotracia nel 1863 dal viceconsole francese Champoiseau. Dalla forma della sua ala deriva il celebre brand commerciale della Nike.
La Gioconda
Collocazione: Ala Denon, Sala degli Stati (sala 711)
La donna più famosa ed enigmatica della storia, icona nell’arte della pittura ed opera più ammirata all’interno del Museo del Louvre. Ancora oggi oggetto di studio dei critici d’arte, la Monna Lisa di Leonardo Da Vinci fa riferimento tradizionalmente a Lisa Gherardini, moglie del mercante Francesco del Giocondo. Una delle sue peculiarità risiede nel fatto che, da qualsiasi parte la si guardi, i suoi occhi sembrano seguirci ovunque.
Le opere di Leonardo da Vinci al Louvre
Non solo la Gioconda, il Museo del Louvre ospita alcune delle opere più celebri di Leonardo da Vinci:
- La Vergine delle Rocce (Versione di Parigi)
Questo dipinto rappresenta la Vergine Maria con Gesù Bambino, San Giovannino e un angelo in un paesaggio roccioso. È una delle due versioni esistenti, l'altra è a Londra, alla National Gallery.
Collocazione: Ala Denon, Sala 708. Si trova vicino ad altri capolavori del Rinascimento italiano. - San Giovanni Battista
Un'opera enigmatica che raffigura San Giovanni Battista in posa con un dito puntato verso l'alto. È celebre per la sua espressione enigmatica e la maestria tecnica.
Collocazione: Ala Denon, Sala 710. - Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino
Rappresenta un momento intimo e simbolico tra Sant’Anna, la Vergine Maria e Gesù Bambino, con un agnello che simboleggia il sacrificio di Cristo.
Collocazione: Ala Denon, Sala 710. - Disegni e schizzi
Il Louvre possiede anche una collezione importante di disegni di Leonardo, tra cui studi preparatori e schizzi legati a diverse opere.
Amore e Psiche
Collocazione: Ala Denon (sala 403, detta anche "Salle des Caryatides")
Il capolavoro di Antonio Canova, datato tra il 1788 e il 1793, si rifà alla celebre favola mitologica narrata da Apuleio nell’opera ‘Le Metamorfosi’. Una tensione emotiva, quasi drammatica, avvolge il gruppo scultoreo in cui il dio Amore contempla il volto della sua bellissima amata, la fanciulla Psiche.
La Zattera della Medusa
Collocazione: Ala Denon (sala 700)
Realizzato tra il 1818 e il 1819 da Theodore Gericault, il dipinto ritrae un episodio di cronaca realmente accaduto: l’affondamento nel 1816 della nave francese Medusa e il disperato tentativo della flotta di rifugiarsi su una zattera di salvataggio. Enorme la carica emotiva del dipinto, in cui la zattera sembra rappresentare l’emblema dell’ultima speranza della vita umana.
Le Nozze di Cana
Collocazione: Stessa sala della Gioconda
Il dipinto di Paolo Caliari detto il Veronese, è datato 1563 e riprende un episodio tratto dal Vangelo Secondo Giovanni, il celebre sposalizio di Cana in cui Gesù compie il miracolo della tramutazione dell’acqua in vino. Impressionante la perfezione dei volti, quasi come in una fotografia, e la grandezza della tela, lunga 10 mt. e alta circa 7.
L’Incoronazione di Napoleone
Collocazione: Ala Denon, Sala 702
2 dicembre 1804, Napoleone si autoproclama imperatore dei francesi nella Cattedrale di Notre Dame, sotto gli occhi di ottanta invitati e con la benedizione di Papa Pio VII. Pochi anni dopo Jacques Louis David ritrae alla perfezione il momento dell’incoronazione, in un dipinto caratterizzato da minuzia e precisione in ogni piccolo particolare.
Il Codice di Hammurabi
Collocazione: Ala Richelieu, Sala 227
Una delle più antiche raccolte di leggi scritte, risalente al 18° secolo A.C. e pervenuta in versione originale. Ritrovata nella città di Susa agli inizi del 1900, la stele presenta, nella parte superiore, il re babilonese Hammurabi che prega il dio della giustizia Shamash e, nella parte inferiore, le disposizioni di legge in una serie di caratteri cuneiformi.
La Libertà che guida il Popolo
Collocazione: Ala Denon, Sala 700
Il dipinto di Eugène Delacroix è oggi un’icona della rivolta popolare francese avvenuta a Parigi nel luglio del 1830. L’opera è ricca di significati allegorici: personaggio di spicco è la donna al centro della scena, simbolo della patria e della libertà, che guida il popolo alla rivolta stringendo nella mano destra il tricolore francese.
Gli Schiavi (Michelangelo)
Collocazione: Ala Denon, Sala 403 (Salle des Caryatides)
Lo schiavo morente e lo schiavo ribelle sono le uniche due sculture “compiute” del gruppo di sei statue realizzate da Michelangelo, i “Prigioni”. Le altre quattro, infatti, non furono mai completate dall’artista e sono oggi conservate “non-finite” nella Galleria dell’Accademia a Firenze. Iniziata nel 1513, la realizzazione dei Prigioni fu progettata per la tomba di Papa Giulio II.
Il Giuramento degli Orazi
Collocazione: Ala Denon, Sala 702
L’opera, realizzata nel 1784 da Jacques – Louis David, si ispira alla fase cruciale della leggendaria guerra romana tra Orazi e Curiazi. Tre fratelli Orazi vengono scelti per duellare contro tre fratelli Curiazi; lo scontro deciderà le sorti finali della guerra. Nel dipinto i tre fratelli ricevono le armi dal padre Publio Orazio in una scena che rappresenta l’esaltazione dell’eroismo.
Le Sabine
Collocazione: Ala Denon, Sala 702
Concepita da Jacques – Louis David subito dopo ”Il Giuramento degli Orazi”, l’opera fu realizzata a partire dal 1794 e riprende l’episodio del “Ratto delle Sabine” in cui una donna si frappone eroicamente tra Romani e Sabini per evitare una battaglia fratricida. Il dipinto divenne un monito contro la guerra che infuriava in Francia in quegli anni.
Scriba seduto
Collocazione:Ala Sully, Sala 633
Chiamato anche “Scriba Rosso”, fu rinvenuto in una necropoli egizia nel 1850. L’opera viene generalmente attribuita alla IV dinastia ma vi sono numerosi dubbi sulla sua datazione precisa. Il viso concentrato e il rotolo di papiro tra le mani fanno ipotizzare un momento di scrittura sotto dettatura; agli scribi, infatti, era affidato il compito di redigere la storia dell’Egitto.
La Merlettaia
Collocazione: Ala Richelieu, Sala 837
Il più piccolo dipinto di Jan Vermeer risale al 1665 circa e ritrae una donna intenta a ricamare. I personaggi femminili alle prese con le attività domestiche sono i soggetti preferiti dal pittore olandese. L’ambientazione del quadro è spoglia, quasi a risaltare la figura della fanciulla assorta nell’arte del ricamo. Se siete amanti dell’arte fiamminga vi consigliamo di visitare il Rijkmuseum di Amsterdam che ospita capolavori di grandi maestri come Rembrandt, Vermeer e Steen.
Cosa vedere al Louvre in 2 - 3 ore
Come dicevamo, se hai solo 2 o 3 ore per visitare il Louvre, è fondamentale pianificare bene la visita, concentrandoti sulle opere e le sezioni più famose e facilmente accessibili. Abbiamo dunque pensato al miglior itinerario per ottimizzare una visita al Louvre, con qualche suggerimento pratico per una visita veloce ma appagante.
Inizio: Ala Denon
Dirigiti direttamente alla Sala degli Stati (sala 711), per vedere uno dei punti più famosi del museo, La Gioconda. È sempre affollata, quindi preparati a una breve attesa per vederla da vicino. Esposte nella stessa sala della Gioconda ci sono Le Nozze di Cana.
Ala Denon (proseguimento):
La Libertà che guida il popolo è situata nella sala 700. Prosegui verso l’Ala Sully (sala 346) per ammirare La Venere di Milo, celebre statua greca dell'epoca ellenistica.
Ala Sully:
Situata sulla scalinata Daru (sala 703) trovi La Venere di Milo, un'icona di vittoria e movimento.
Se hai ancora tempo:
Puoi vedere Sant'Anna, la Vergine e il Bambino (Leonardo da Vinci) nella sala 710, sempre nell’Ala Denon. E i Gioielli della Corona che si trovano nel Pavillon Richelieu, poco distanti, nella sala 705.
Suggerimenti per ottimizzare il tempo e consigli pratici
- Opta per il biglietto "salta la fila" per evitare lunghe attese.
- Usa l’ingresso meno affollato: Evita la piramide principale; utilizza invece l'ingresso Carrousel.
- Segui la segnaletica all'interno del museo, le principali opere sono ben indicate.
- Se non hai tempo per pianificare un itinerario, unisciti a un breve tour guidato focalizzato sui capolavori: molti includono visite rapide di 1-2 ore.
Vuoi saperne di più su come ottimizzare la visita? Trovi altri consigli e suggerimenti nell'articolo 10 consigli utili per visitare il Louvre.