Storia e architettura
Costituito da nove archi in ferro su cui si srotola una passerella in legno, collega l’Istituto di Francia al cortile del Museo del Louvre. Il ponte deve il nome alla sua localizzazione, ma anche all’eccezionale punto di vista sulla Île de la Cité che offre a fotografi, disegnatori e artisti che affollano instancabilmente la passerella.
Fu ricostruito nel 1982, in seguito ai danni riportati durante le guerre mondiali, secondo il progetto originario del 1801, che concepiva il ponte come una passeggiata mondana.
E tale è ancora il suo ruolo oggi. Il ponte ha, infatti, ospitato e ospita mostre di artisti di calibro internazionale: le sculture dell’artista senegalese Ousmane Sow, le sagome grezze della serie Little Big Horn hanno attirato milioni di visitatori sulla passerella del ponte più famoso di Parigi.
foto di Erik Larson via flickr
Il Ponte dei lovelocks
Il Pont des Arts è anche conosciuto in tutto il mondo per essere il ponte degli amanti e dei lucchetti. Per qualche anno anno, migliaia di lucchetti hanno ricoperto le ringhiere, lascito di giovani amanti che, dopo aver sigillato la loro promessa di amore eterno, hanno buttato via le chiavi nella Senna. Con il passare del tempo il peso di questi sigilli d'amore è diventato eccessivo minando la stabilità del ponte. Per questo motivo, nel giugno 2015 i lucchetti sono stati rimossi, suscitando il dispiacere di milioni di innamorati.
foto via laradioparisienne.fr
Ma il sogno di coloro che vorranno scambiare le proprie promesse sul Pont des Art non è infranto. Il sindaco di Parigi farà allestire sul ponte dei pannelli speciali, realizzati da artisti internazionali, a cui legare i lucchetti e con loro le promesse d'amore.
Il Pont des Arts nella letteratura
Un luogo, dunque, magico e poetico, tanto decantato nella letteratura mondiale...e forse anche voi, come Horacio Oliveira (celebre personaggio di “Rayuela” dello scrittore argentino Cortàzar) potreste cercare qui la vostra Maga, ferma contro la ringhiera di ferro, china sull’acqua.