Il profumo: orgoglio francese
Per i francesi, il profumo è molto più di un vezzo. E’ un’arte, degna di essere studiata, insegnata e tramandata.
Divulgare la passione per il profumo e far conoscere i processi che stanno dietro alla creazione di ogni fragranza: questa la missione del nuovo Grand Musée du Parfum di Parigi, inaugurato solamente nel 2016 ma già diventato punto di riferimento per tutti gli appassionati.
Una collezione importante e costosa (circa 7 milioni di euro), voluta direttamente dal Sindacato Francese dei Profumieri, desideroso di donare alla città un nuovo luogo di “culto” del profumo. Difatti, questo non è il primo museo dedicato alle fragranze: Fragonard, celebre creatore di profumi, finanziò la creazione del Musée du Parfum Fragonard nel 1893, succeduto, nel 2015, dal Nouveau Musée du Parfum Fragonard.
Un museo del profumo interattivo e coinvolgente
Il Grande Museo del profumo di Parigi, però, ha qualcosina in più. Non è una “semplice” vetrina. È stato progettato da 16 esperti, profumieri e non. I finanziatori dell’esposizione hanno seguito una linea precisa: il profumo non è solo superficiale estetica. Ci vuole scienza nella preparazione, talento e gusto fuori dal comune nell’accostamento delle sfumature olfattive. Ecco perché un’ampia, e al contempo esclusiva, selezione di curatori.
Dall’unione d’intenti è nato un museo capace di coinvolgere il visitatore e informarlo su tutti gli aspetti che riguardano la grande e nobile arte della profumeria.
Sono stati perfezionati dei percorsi in grado di stimolare tutti i sensi. Non solo l’olfatto, come ci si aspetterebbe da un museo del genere.
Ciascuno dei tre piani su cui si sviluppa il Grand Musée du Parfum ha un suo fil rouge.
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Il pian terreno ripercorre la storia del profumo, per far capire al visitatore quanto questo abbia ricoperto un ruolo chiave anche nell’antichità. E si scopre, allora, che Cleopatra riuscì a conquistare Marco Antonio anche grazie ai suoi profumi, o che anche Napoleone era solito portar con sé la personale Acqua di Colonia.
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Con qualche nozione storica in più, si passa al primo piano, dedicato all’esperienza sensoriale: una continua stimolazione del nostro olfatto, per capire se possiamo riconoscere gli odori, associarli e accostarli correttamente.
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Infine, al secondo piano, la sezione più classica: l’esposizione dei profumi che hanno fatto la storia. Un omaggio alle fragranze più note e alla genialità di chi le ha create.
Step by step, vi avvicinerete al mondo dei profumieri. Imparerete ad amare e rispettare il loro lavoro, anche divertendovi. Il che, non guasta mai.
Difatti, tutti i livelli della mostra sono impreziositi da percorsi interattivi che integrano video e dispositivi hi-tech. Un esempio molto curioso? Un tablet vi “osserverà” durante la permanenza, rileverà i vostri gusti olfattivi e, tra 60 aromi, sceglierà quello più adatto a voi. Per una giornata, avrete il vostro profumiere personale.
Una location favolosa nel cuore di Parigi
Come avrete capito, il Gran Musée du Parfum mira a essere unico.
E la location lo aiuta. Il museo si trova il Rue Fabourg Saint Honorè, al numero 73, a pochi passi dagli Champs Elysées. In un palazzo che, già di per sé, varrebbe il prezzo del biglietto. E’ un edifico elegante e lussuoso, stile hotel particulier: in gergo architettonico, un’abitazione cittadina che richiama le linee della classica villa. Risale al Settecento, ha un ampio giardino, un lungo viale e una facciata perfettamente restaurata.
E’ stato dimora di borghesi, parigini altolocati e artisti. Poi è diventato sede della casa di moda Scandale; quindi, nel 1987, della rinomata Maison Christian-Lacroix.
Mura che trasudano eleganza e raffinatezza: il Grand Musée du Parfum non avrebbe potuto trovare scenografia più adatta.
Orari e giorni di apertura
Aperto da martedì a domenica, dalle 10.30 alle 19.00. Il venerdì, fino alle 22.00. L’ultimo ingresso è fissato a un’ora prima della chiusura.
Il museo apre anche nei giorni festivi, anche nel caso cadano di lunedì.