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Yves Saint Laurent Paris: il museo nella storica maison di moda

Tour guidato per il Museo Yves Saint Laurent di Parigi Tour guidato per il Museo Yves Saint Laurent di Parigi da 25€ scegli una data
Foto via museeyslparis.com

Cinquemila abiti firmati YSL, trentamila accessori e la stanza dei bijoux: il museo Yves Saint Laurent Paris ha riaperto le porte dopo quindici anni dalla chiusura della maison di haute couture. Visita lo storico hôtel particulier al 5 dell'avenue Marceau dove il grande stilista francese ha lavorato e creato per ben trent'anni, rivoluzionando la moda francese e reiventando la donna moderna.

Un luogo della memoria

Il museo Yves Saint Laurent è il primo dedicato a uno dei più grandi stilisti del XX secolo che nello storico palazzo del 16° arrondissement ha disegnato abiti e sogni.

Ma è al n.30 bis della rue Spontini che, il 29 gennaio 1962, YSL presenta la sua prima collezione nella sua prima maison de haute couture prima di trasferirsi al 5 dell'avenue Marceau.

Nell’hotel particulier dove oggi risiede l’attuale museo, lo stilista ha lavorato dal 1974 al 2002. Un video della mostra vi farà riascoltare il celebre discorso di addio di YSL alla sua maison, agli impiegati e alla sua arte: "I più bei paradisi sono quelli che abbiamo perduto".

Due anni dopo la Fondazione Pierre Bergé – Yves Saint Laurent apre le porte in quello stesso palazzo che oggi ospita il museo.

Il museo YSL è più di un semplice museo monografico, è la testimonianza della storia del XX secolo e di come l’alta moda ha saputo interpretare lo spirito del tempo. È l’omaggio allo stilista prodigio di Pierre Bergé, compagno di Saint Laurent e cofondatore della maison, morto poco prima di vedere l’opera completa. 

Cosa vedere al museo YSL

Un ritratto in bianco e nero di Yves Saint Laurent firmato da Andy Warhol campeggia all’ingresso del museo, che ci lascia entrare nell’universo dello stilista a partire dalla storia della sua vita.

Yves Saint Laurent prima collezione

Le sale colme di preziosissimi abiti su manichini, disegni, stoffe e bijoux riflettono il genio creativo di YSL e il processo di creazione delle collezioni di haute couture.

Seguite il senso dell’esposizione perdendovi tra i 450 mq in cui sono conservati cinquemila abiti e trentamila accessori firmati YSL.

La prima sala: YSL veste una donna nuova

Attraversate il primo salone tra trench, blazer, tailleur e smoking, il primo smoking da donna lanciato nel 1966. YSL ha imparato la lezione di Dior sul rigore della costruzione dell’abito, ma libera il corpo della donna dalle forme troppo rigide.

Nascono, così, linee maschili alle quali le parigine avrebbero dovuto adattarsi, riscoprendosi incredibilmente femminili. YSL ha offerto l’emancipazione alle donne degli anni ’60.

Proseguite la visita in un viaggio attraverso luoghi ed epoche che hanno ispirato lo stilista: Marocco, Africa subsahariana, Russia, Spagna e in particolare l’Asia, di cui YSL ha conservato il gusto per i colori vivi, le forme, le stoffe dalle quali nasce una composizione che non è mai travestimento ma la sua visione sognata dell’altrove.

Perché i viaggi di YSL erano soprattutto viaggi immaginari, o “immobili”. "I miei viaggi più belli li ho fatti con i libri, sul mio divano, nel mio salone" amava ripetere. Allora la sahariana risplende come un omaggio all’Africa che amava tanto e su una mantella arancio si intravedono le bouganville del giardino della casa di Marrakech. A voi di trovare gli altri esotismi nei capi YSL.

Al primo piano: un viaggio nella storia della moda

Al piano di sopra, il viaggio continua tra le epoche storiche: tra abiti ispirati alle mode passate, riattraverserete i secoli, dall’Antichità fino agli anni ’40.

Ma ancora più entusiasmante è il viaggio tra le arti. Al teatro sono ispirate le sue creazioni, come il primo modello di Alta Moda, quello con l'etichetta 0001, un abito nero da sera ispirato a un costume di scena creato per l’attrice Zizi Jeanmaire.

I primi schizzi di abiti per numerose pièces come Sodoma e Gomorra, L’Aigle à deux têtes, La Reine Margot, testimoniano la sua passione per il teatro e il suo “senso immediato e stupefacente del costume”, come dirà poi Roland Petit.

YSL e il fascino del cinema

Cercate, inoltre, i vestiti portati dalle più grandi attrici del cinema che affascinava tanto Yves Saint Laurent. “Adoro Senso, i film italiani, i velluti rossi, i gioielli cupi e i fasti, il lusso appariscente del XIX secolo, di Fellini o di Visconti…”, diceva YSL.

Yves Saint Laurent Catherine Deneveu

Nel 1966 lo stilista firma i costumi del celebre film “Bella di giorno”, dove veste quella che diventerà la sua musa storica, Catherine Deneuve.Individuate il suo elegante abito nero.

Sognate davanti agli schizzi dei costumi disegnati per Jean Seberg in Moment to Moment di Mervyn LeRoy (1965), Sophia Loren in Arabesque di Stanley Donen (1966) o Anny Duperey in Stavisky di Alain Resnais (1974).

Non mancano le incursioni nella pittura, dalla cappa ricamata in onore a Georges Braque al vestito Mondrian, le gonne Matisse o il corpetto ricamato con i girasoli di Van Gogh e indossato da Naomi Campbell.

Potreste, così, rimanere per ore a contemplare i costumi per il balletto, il music-hall, le cerimonie. Concludete il percorso nella stanza dei bijoux: una parete di gioielli, ognuno racchiuso in una piccola teca. Infine, guardate i video degli impiegati che per decenni hanno lavorato con YSL in quelle stanze e ascoltate le loro voci.

Da non perdere: l’atelier di YSL

Yves Saint Laurent occhiali

Gli occhiali poggiati su qualche disegno sulla scrivania, una blusa bianca appesa alla sedia, schizzi e foto alle pareti. Sembra quasi che Yves Saint Laurent stia per arrivare da un momento all’altro.

La Fondazione Pierre Bergé ha ricostituito, nel modo più fedele possibile, l’atelier dello stilista.

In questo studio bianco, in netto contrasto con gli arredi in stile Secondo Impero dell’hôtel particulier, YSL ha dato vita alle sue creazioni. Nello specchio della parete in fondo sembra ancora di vedere le modelle sfilare sotto i suoi occhi durante le prove.

Nei dintorni del museo YSL

Se volete scoprire un altro degli imperdibili musei parigini, camminate a piedi per cinque minuti in direzione del Palais de Tokyo, il museo di arte contemporanea che riserva sempre sorprese e numerosi eventi da tenere d’occhio. Oppure se guardando gli abiti di Yves Saint Laurent vi è venuta voglia di continuare il viaggio in Oriente visitate il Musée national des arts asiatiques Guimet, il più vasto panorama di arti asiatiche in Occidente.

Se avete semplicemente voglia di stare all’aria aperta, dirigetevi verso la Senna e imbarcatevi su un bateau-mouche. Almeno una volta nella vita va fatto.

Altrimenti passeggiate lungo i larghi viali dell’elegante 16° arrondissement tra grand hotel e boutiques dell’avenue Montaigne o dell’avenue George V, fino ad arrivare a place du Trocadéro e incantarvi, seppur per l’ennesima volta, davanti alla Tour Eiffel.

Pausa pranzo, aperitivo e serata

Per una pausa pranzo di lusso fermatevi al ristorante La Bauhinia dello Shangri-La hotel o per una sosta più veloce al moderno bistrot Les Grands Verres del Palais de Tokyo, o ancora a una delle tante brasserie con terrazza che incontrate lungo la strada.

Se siete in orario di aperitivo in una bella giornata andate da Monsieur Mouche, bar trendy a bordo di un bateau-mouche sulla Senna. Per la serata il leggendario Crazy Horse è proprio accanto.

Informazioni pratiche

Come arrivare

Il modo più semplice per raggiungere il Museo YSL è in metropolitana (fermata Alma Marceau).

Orari

Il museo è aperto dal martedì alla domenica, dalle 11.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.15), e il giovedì fino alle 21.00.
Il museo è chiuso il 1° gennaio, il 1° maggio e il 25 dicembre.

Il museo è sempre affollato, quindi mettete in conto che potreste trovare la fila all’ingresso. Controllate il programma del museo, potreste trovare interessanti eventi legati al tema delle mostre temporanee.
Sono disponibili, inoltre, visite guidate per piccoli gruppi, in inglese e francese, alla scoperta del mondo del famoso couturier al di fuori dei consueti orari di apertura al pubblico. 

PRENOTA UNA VISITA GUIDATA AL MUSEO YVES SAINT LAURENT


Se desiderate continuare il viaggio di YSL prendete un aereo in direzione Marrakech, e scoprite la sua passione per il Marocco al secondo museo Yves Saint Laurent nella città di cui era innamorato e dove ha disegnato gran parte delle sue collezioni.

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