Claude Monet ha inseguito per anni la natura fino a riuscire a ricreare la natura che voleva dipingere a Giverny, dove realizzò le opere sulle celebri ninfee, oggi esposte al Musée d’Orsay, al Musée de l’Orangerie e al Musée Marmottan. Seguite il nostro itinerario alla scoperta dei capolavori di Monet.
Monet a Parigi: Museo Marmottan, d'Orsay e Orangerie
Partite dai musei parigini proseguendo poi alla Casa-Museo di Giverny fino alla cattedrale di Rouen per ripercorrere i luoghi vissuti e celebrati dal maestro dell’impressionismo. Claude Monet ha dipinto en plein air i paesaggi francesi nelle diverse ore del giorno e nei diversi momenti dell’anno, aprendo così la via al movimento dell’impressionismo.
Il Museo Marmottan-Monet a Passy
Nei pressi del Bois de Boulogne tra la Porte de la Muette e la Porte de Passy, sorge il Musée Marmottan che possiede la più vasta collezione di opere del pittore impressionista Claude Monet.
Il palazzo era in origine il padiglione di caccia del terzo duca di Valmy, François Christophe Edmond Kellermann, poi acquistato da Jules Marmottan, storico e collezionista d’arte, che lo lasciò in eredità al figlio Paul. Appassionato all’arte del Primo Impero francese e della Restaurazione, Paul raccolse una gran quantità di opere d’arte, oggetti e mobili, trasformando il palazzo in una sontuosa dimora cittadina.
- Fu poi nella seconda metà degli anni sessanta, a seguito della morte del secondogenito di Claude Monet, che gran parte dei dipinti del padre venne consegnata al Museo Marmottan, che così cambiò il nome in Museo Marmottan Monet.
Le opere principali della collezione dedicata a Monet
Sono oltre un centinaio le opere di Claude Monet al Musée Marmottan, prestigioso scrigno parigino dell’impressionismo.
Tra i dipinti per cui vale la pena visitare il museo c’è sicuramente Impression, soleil levant, l’opera entrata nella storia per aver dato il nome al gruppo degli impressionisti.
Continuate poi a immergervi nel mondo di Monet, dalle spiagge della Normandia con la moglie ritratte in Sur la plage à Trouville fino a Argenteuil, cittadina alla periferia di Parigi, dove Monet visse con la famiglia e che gli ha ispirato opere come Le traindans la neige. La locomotive.
famosi giardini parigini attraverso gli occhi di Monet, Le Pont Japonais vi porterà al famoso giardino di Giverny. Quindi ammirate Les Nymphéas che hanno ispirato a Monet dipinti monumentali in parte esposti al Museo Marmottan.
Da non perdere poi Cathédrale de Rouen, effet de soleil, fin de journée, uno dei dipinti della serie sulla cattedrale di Rouen che Monet ha ritratto da diversi punti di vista e diversi momenti della giornata. Les Tuileries poi vi mostrerà i- Non andate via, però, senza vedere i dipinti di Gauguin, Sisley, Pissarro, Renoir, Degas, Manet e Berthe Morisot, così come la collezione di miniature francesi, inglesi, italiane e fiamminghe risalenti al periodo compreso tra il XIII e il XVI secolo.
Museo d'Orsay, la più importante galleria di arte impressionista
L’ex stazione ferroviaria costruita per l’Esposizione Universale del 1900 in riva alla Senna ospita dal 1986 il Musée d’Orsay, tappa imprescindibile della via dell’impressionismo a Parigi.
Il museo custodisce numerosi capolavori impressionisti e postimpressionisti, nonché un’importante collezione di opere art nouveau e della seconda metà del XIX secolo. Dopo aver attraversato il grande salone al pianterreno dove troverete le opere giovanili di Manet, Monet e Renoir salite al piano superiore per ammirare i grandi capolavori impressionisti di Monet, ma anche di Pissarro, Sisley, Degas e Manet, e le opere post-impressioniste di Van Gogh, Cézanne, Seurat e Matisse.
I capolavori di Monet al Musée d'Orsay
Lasciatevi trasportare nella campagna di Argenteuil dove Monet dipinse, tra le tante opere, Femmes aujardin, nel 1866, che introduce il motivo della pittura en plein air. Così proseguite per il Pont d’Argenteuil, dipinto nel 1874, anno della prima esposizione del gruppo impressionista.
- Il ponte fu dipinto sette volte da Monet che cercava di giocare sul contrasto tra la fluidità dell’acqua e la geometricità del ponte e delle sue colonne.
È in quello stesso 1874 che Monet presentò al pubblico i Coquelicots, i papaveri, durante la prima esposizione del gruppo impressionista negli ateliers del fotografo Nadar. La tela che vedrete al Musée d’Orsay rievoca l’atmosfera di una passeggiata nei campi in una giornata d’estate. Sprofondate poi tra la nebbia sul Parlamento di Londra nel dipinto Londres, le Parlement. Trouée de soleil dans le brouillard.
Sorvolate le scogliere di Etretat in Etretat, la Manneporte, refletssur l’eau, dove Monet andò per diversi inverni, sedotto dall’aspetto pittoresco delle maestose falesie al nord della Francia. Da non perdere anche i resti del monumentale Déjeunersur l’herbe di Monet.
- Cominciata nel 1865, l’opera misurava 4x6 metri e doveva essere un omaggio ma anche una sfida nei confronti di Manet, il cui dipinto omonimo era stato oggetto di sarcasmo del pubblico e critiche durante l’esposizione al Salon des Refusés nel 1863. Ma il progetto fu abbandonato poco prima dell’esposizione a cui era destinato, così Monet per pagare l’affitto di casa lo diede in pegno al proprietario che lo abbandonò in cantina. Monet lo recuperò solo nel 1884, ma ne conservò solo tre frammenti. Peccato che il terzo è andato perso.
La gemma della collezione dei dipinti di Monet, però, è Nymphéasbleus, una delle innumerevoli opere che il maestro ha dedicato alle ninfee che coltivava nel laghetto del suo giardino a Giverny. Dal 1910 fino alla sua morte nel 1926, il giardino e le ninfee furono la sua unica fonte d’ispirazione.
“Ho ripreso a fare ancora delle cose impossibili: l’acqua con delle erbe che ondulano sul fondo. Oltre alla pittura e al giardinaggio, non sono buono a nulla. Il mio più bel capolavoro è il mio giardino”.
Non andate via senza aver visto il grande orologio dell’antica stazione ferroviaria nell’ultima delle sale dedicate agli impressionisti!
Dove si trovano le ninfee di Monet? Museo dell’Orangerie
Situato all’estremità sud-occidentale del Jardin des Tuileries, il Musée de l’Orangerie costituisce, insieme al Jeu de Paume, le vestigia del Palais desTuileries, raso al suolo nel 1871 durante la Comune di Parigi.
Nelle grandi bianche sale ovali, appositamente costruite nel 1927 secondo le indicazioni di Monet, risplendono magnifiche le sue ninfee. Al maestro dell’impressionismo, infatti, fu richiesto di donare delle opere al governo francese come monumento per la fine della prima guerra mondiale. L'ex politico Georges Clemenceau, caro amico di Monet, suggerì di esporle al Musée de l’Orangerie ma non prima della morte dell’artista, che volle tenerle con sé fino alla fine.
- Attraversate le sale ovali e ammirate la serie di otto pannelli di Monet intitolati Decorations des Nymphéas perdendovi tra colori pastello, riflessi di luce e illusioni ottiche. Nel pieno centro di Parigi vi ritroverete nel paradiso naturale che Monet si era creato a Giverny.
Sulle tracce di Monet fuori Parigi
Spostatevi pochi km da Parigi e continuate il vostro itinerario sui luoghi di Monet.
La Casa-Museo di Monet a Giverny
A soli 45 minuti di treno da Parigi ritroverete il luogo dell’anima di Claude Monet: Giverny. In questo paesino il pittore visse con la sua famiglia dal 1883 al 1926 nella famosa casa rosa e verde pastello, circondata da un meraviglioso giardino e il laghetto delle ninfee.
Visitate la Casa-Museo di Monet attraversando così la cucina gialla, la sala blu dedicata alla lettura e il suo atelier dove troverete le riproduzioni delle sue opere più famose. Inoltratevi così negli incantevoli giardini. Il primo intorno alla casa rosa è il Clos Normand che in primavera fiorisce tra tulipani, glicini e papaveri. Il secondo è il famoso Jardin d’Eau, dove Monet fece scavare un laghetto, piantare le ninfee e costruire il ponte giapponese abbellito da glicini viola.
Era qui che il maestro dell’impressionismo trascorreva le sue giornate a cercare di catturare la luce sulle sue amate ninfee a cui ha dedicato la serie dei famosi dipinti. Passeggiate in silenzio tra i salici piangenti, i fiori profumati e i riflessi dell’acqua, forse riuscirete a vedere Monet all’opera.
- A circa 100 metri dalla Casa di Monet troverete il Musée des Impressionismes Giverny che ospita una bella collezione di tutti i filoni del movimento impressionista, dagli autori francesi a quelli stranieri, analizzando così la loro influenza sugli artisti delle epoche successive.
Rouen e la cattedrale amata da Monet
Da Giverny proseguite a nord verso Rouen, città-museo dell'Alta Normandia.
Monet andava regolarmente a Rouen, affascinato dalla maestosa cattedrale Notre-Dame che fu fonte di ispirazione di ben trenta dipinti realizzati tra il 1892 e il 1894. La Cattedrale di Rouen,una delle più grandi e sfarzose chiese gotiche di Francia, aveva completamente stregato il maestro dell’impressionismo che così trascorreva ore a studiare la grandiosa facciata in ogni ora del giorno per coglierne ogni minima sfumatura di luce.
E voi quale opera di Monet preferite? Oppure sulle tracce di quale artista siete andati a Parigi? Raccontatecelo in un commento all’articolo!