Claude Monet ha inseguito per anni la natura fino a riuscire a ricreare la natura che voleva dipingere a Giverny, dove realizzò le opere sulle celebri ninfee, oggi esposte al Musée d’Orsay, al Musée de l’Orangerie e al Musée Marmottan. Seguite il nostro itinerario alla scoperta dei capolavori di Monet.
Monet a Parigi: Museo Marmottan, d'Orsay e Orangerie
Partite dai musei parigini proseguendo poi alla Casa-Museo di Giverny fino alla cattedrale di Rouen per ripercorrere i luoghi vissuti e celebrati dal maestro dell’impressionismo. Claude Monet ha dipinto en plein air i paesaggi francesi nelle diverse ore del giorno e nei diversi momenti dell’anno, aprendo così la via al movimento dell’impressionismo.
Il Museo Marmottan-Monet a Passy
Nei pressi del Bois de Boulogne tra la Porte de la Muette e la Porte de Passy, sorge il Musée Marmottan che possiede la più vasta collezione di opere del pittore impressionista Claude Monet.
- Fu poi nella seconda metà degli anni sessanta, a seguito della morte del secondogenito di Claude Monet, che gran parte dei dipinti del padre venne consegnata al Museo Marmottan, che così cambiò il nome in Museo Marmottan Monet.
Le opere principali della collezione dedicata a Monet
Sono oltre un centinaio le opere di Claude Monet al Musée Marmottan, prestigioso scrigno parigino dell’impressionismo.
Tra i dipinti per cui vale la pena visitare il museo c’è sicuramente Impression, soleil levant, l’opera entrata nella storia per aver dato il nome al gruppo degli impressionisti.
Continuate poi a immergervi nel mondo di Monet, dalle spiagge della Normandia con la moglie ritratte in Sur la plage à Trouville fino a Argenteuil, cittadina alla periferia di Parigi, dove Monet visse con la famiglia e che gli ha ispirato opere come Le traindans la neige. La locomotive.
- Non andate via, però, senza vedere i dipinti di Gauguin, Sisley, Pissarro, Renoir, Degas, Manet e Berthe Morisot, così come la collezione di miniature francesi, inglesi, italiane e fiamminghe risalenti al periodo compreso tra il XIII e il XVI secolo.
Museo d'Orsay, la più importante galleria di arte impressionista
L’ex stazione ferroviaria costruita per l’Esposizione Universale del 1900 in riva alla Senna ospita dal 1986 il Musée d’Orsay, tappa imprescindibile della via dell’impressionismo a Parigi.
I capolavori di Monet al Musée d'Orsay
Lasciatevi trasportare nella campagna di Argenteuil dove Monet dipinse, tra le tante opere, Femmes aujardin, nel 1866, che introduce il motivo della pittura en plein air. Così proseguite per il Pont d’Argenteuil, dipinto nel 1874, anno della prima esposizione del gruppo impressionista.
- Il ponte fu dipinto sette volte da Monet che cercava di giocare sul contrasto tra la fluidità dell’acqua e la geometricità del ponte e delle sue colonne.
Sorvolate le scogliere di Etretat in Etretat, la Manneporte, refletssur l’eau, dove Monet andò per diversi inverni, sedotto dall’aspetto pittoresco delle maestose falesie al nord della Francia. Da non perdere anche i resti del monumentale Déjeunersur l’herbe di Monet.
- Cominciata nel 1865, l’opera misurava 4x6 metri e doveva essere un omaggio ma anche una sfida nei confronti di Manet, il cui dipinto omonimo era stato oggetto di sarcasmo del pubblico e critiche durante l’esposizione al Salon des Refusés nel 1863. Ma il progetto fu abbandonato poco prima dell’esposizione a cui era destinato, così Monet per pagare l’affitto di casa lo diede in pegno al proprietario che lo abbandonò in cantina. Monet lo recuperò solo nel 1884, ma ne conservò solo tre frammenti. Peccato che il terzo è andato perso.
“Ho ripreso a fare ancora delle cose impossibili: l’acqua con delle erbe che ondulano sul fondo. Oltre alla pittura e al giardinaggio, non sono buono a nulla. Il mio più bel capolavoro è il mio giardino”.
Non andate via senza aver visto il grande orologio dell’antica stazione ferroviaria nell’ultima delle sale dedicate agli impressionisti!
Dove si trovano le ninfee di Monet? Museo dell’Orangerie
Situato all’estremità sud-occidentale del Jardin des Tuileries, il Musée de l’Orangerie costituisce, insieme al Jeu de Paume, le vestigia del Palais desTuileries, raso al suolo nel 1871 durante la Comune di Parigi.
- Attraversate le sale ovali e ammirate la serie di otto pannelli di Monet intitolati Decorations des Nymphéas perdendovi tra colori pastello, riflessi di luce e illusioni ottiche. Nel pieno centro di Parigi vi ritroverete nel paradiso naturale che Monet si era creato a Giverny.
Sulle tracce di Monet fuori Parigi
Spostatevi pochi km da Parigi e continuate il vostro itinerario sui luoghi di Monet.
La Casa-Museo di Monet a Giverny
A soli 45 minuti di treno da Parigi ritroverete il luogo dell’anima di Claude Monet: Giverny. In questo paesino il pittore visse con la sua famiglia dal 1883 al 1926 nella famosa casa rosa e verde pastello, circondata da un meraviglioso giardino e il laghetto delle ninfee.
Era qui che il maestro dell’impressionismo trascorreva le sue giornate a cercare di catturare la luce sulle sue amate ninfee a cui ha dedicato la serie dei famosi dipinti. Passeggiate in silenzio tra i salici piangenti, i fiori profumati e i riflessi dell’acqua, forse riuscirete a vedere Monet all’opera.
- A circa 100 metri dalla Casa di Monet troverete il Musée des Impressionismes Giverny che ospita una bella collezione di tutti i filoni del movimento impressionista, dagli autori francesi a quelli stranieri, analizzando così la loro influenza sugli artisti delle epoche successive.
Rouen e la cattedrale amata da Monet
Da Giverny proseguite a nord verso Rouen, città-museo dell'Alta Normandia.
E voi quale opera di Monet preferite? Oppure sulle tracce di quale artista siete andati a Parigi? Raccontatecelo in un commento all’articolo!