Graffiti, collage, stencil e monumentali affreschi decorano strade, stradine, passaggi e scalette di Parigi. Da Banksy a Jef Aérosol, le firme della street art si rincorrono sui muri di tutta la città, che si colora su motivi e forme di un’arte urbana, estemporanea e attuale che racconta il nostro mondo quotidiano e la società in cui viviamo.Parti alla scoperta dei luoghi in cui si nascondono le migliori opere di street art di Parigi. La ricerca non è semplice, quindi vi diamo qualche indizio.
Sapevi che a Parigi è stato da poco inaugurato un museo dedicato a Banksy? The World of Banksy si presenta come un'immersione unica nel cuore delle opere di Banksy, offrendo ai visitatori l'opportunità di esplorare il mondo affascinante e provocatorio di questo genio artistico.
Parigi centro: Place Igor Stravinsky accanto al Centre Pompidou
A sud del Centre Pompidou, in place Igor Stravinsky, oltre le fontane meccaniche raffiguranti scheletri, cuori, chiavi di violino e labbra rosse disegnate da Jean Tinguely e Niki de Saint-Phalle, campeggia sul muro l’opera di Jef Aérosol
Soprannominato “Chuutt”, l’affresco di 350m² che raffigura il volto enigmatico di un uomo che invita al silenzio sarebbe secondo alcuni un autoritratto dell’artista, secondo altri un omaggio a Salvador Dalì. Quel che è certo è che, da anni, è una delle icone della street art di Parigi. Sul muro a fianco all’opera di Jef Aérosol si è aggiunta quella di Shepard Fairey, alias Obey Giant, star della street art parigina, famoso per il suo ritratto di Barack Obama e la Marianne blu, bianca e rossa esposta nell’ufficio di Macron.
Ispirato all’art nouveau, questo nuovo affresco sui toni del blu porta due messaggi: “Il futuro non è scritto” e “il sapere e l’azione fanno il potere”.
- Obey spiega il carattere impegnato della sua opera sul suo profilo Instagram: “Apatia e ignoranza promuovono il declino della civiltà e della qualità dell’impegno civico, dando voce alle forze che promuovono la paura, la divisione e il nazionalismo. Dobbiamo capire l’importanza di educarci e di agire costruendo il futuro”.
Marais, passate da rue de la Verrerie dove M. Chat ha ricoperto la saracinesca del BHV Homme di gatti gialli e saltellanti. Poi sulla facciata posteriore dello spazio dei Blancs-Manteaux, l’artista Gregos, conosciuto per i calchi in gesso del suo viso, ha realizzato un ritratto femminista in occasione della giornata della donna del 2014.
Continuando a passeggiare nelAttraversate la Senna poi e proseguite verso rue de Verneuil, nel 7° arrondissement, dove si trovava la casa di Serge Gainsbourg. Dalla sua morte nel 1991, la facciata è regolarmente ricoperta di disegni, graffiti, dipinti e collage che rendono omaggio al mitico cantante e poeta francese.
Art 42, il primo museo gratuito e permanente per la street art
Allontanatevi dal centro e inoltratevi nel 17° arrondissement per visitare Art 42, il primo museo gratuito e permanente di street art in Francia, ospitato in quella che è la scuola informatica del futuro fondata dal filantropo e miliardario Xavier Niel.
Questo avveniristico loft di 4000 metri quadri accoglie 150 opere di 50 artisti diversi. È un labirinto di murales e post-graffiti in cui lasciarvi guidare dagli studenti del primo anno tra le opere dei più famosi streetartist come Evol, Dran, Clet, Seth e Lacan. Partite dal pianoterra dove, accanto a Banksy, si raggruppa il cenacolo degli imprescindibili: Jef Aérosol, JR, Zevs e Invader. Osservate l’omaggio a Charlie Hebdo di Brusk e Dran, lasciatevi poi stupire dai mostri tentacolari di Roti.
Colpisce su tutti una delle rare donne tra gli street artist, Madame, onirica, poetica, surreale, a tratti ironica, sempre profonda. “Bacio a volte il passato per rimanere in piedi”, riporta la scritta su una delle sue opere esposte. Continuate ad ammirare l’arte urbana dalla caffetteria di Art 42.
13° arrondissement, il tempio della street art
Da sempre tempio della street art, ora il 13° arrondissement è diventato un vero museo a cielo aperto.
Si chiama Boulevard 13 il nuovo percorso di street art che riempie boulevard Vincent Auriol con una trentina di opere di artisti provenienti da tutto il mondo. E se prendete la linea 6 della metro, sopraelevata sulle strade di Parigi tra le fermate Place d’Italie e Chevaleret, attraverserete una vera esposizione comodamente seduti nel vostro vagone.
- Uscite dalla metro alla fermata Nationale e andate a caccia di street art.
Sulla facciata del palazzo situato sulla destra all’uscita della metro vedrete subito la Jeune graffeuse, un enorme affresco raffigurante una donna con le gambe ricoperte di cerotti, un topo sulla spalla e in una delle sue mani, ricoperte da guanti fucsia, una bomboletta di pittura gocciolante. Con l’altra mano sembra aggrapparsi alla facciata del palazzo sul quale è dipinta in un trompe-l’oeil incredibile. Quest’opera monumentale è firmata da Bom-K.
Osservate uno degli iconici mosaici del francese Invader diffusi in tutta Parigi su uno dei palazzi di boulevard Auriol per poi cercare, al 46 di boulevard Auriol, il suo ritratto di Dr House. Al numero 81 dello stesso boulevard, troverete la Madre Secular 2 di Inti, una rappresentazione laica della Madonna con la mela di Newton in mano, un’allegoria dell’era della conoscenza e dello scetticismo.
Al numero 85 fermatevi poi davanti a un altro capolavoro, Etreinte et lutte dell’artista irlandese Conor Harrington, che combina i codici della pittura classica con quelli della street art in un affresco monumentale che rappresenta due uomini faccia a faccia in abiti del 18° secolo.
Non perdete, infine, al 186 di rue Nationale, Liberté, égalité, fraternité di Shepard Fairey: il ritratto della Marianne che l’artista americano aveva realizzato in onore delle vittime degli attentati di Parigi del 13 novembre. Sognate davanti alla ballerina sospesa tra il cielo e la città nell’affresco Et j’ai retenu mon souffle di Faile, all’angolo tra la rue Jeanne d’Arc e boulevard Auriol. Al 60 della rue Jeanne d’Arc vedrete un’altra opera di Shepard Farey, Delicate Balance, ispirato all’immagine del Globe Earth Crisis appesa alla Tour Eiffel durante la COP21.
- Se non volete perdervi neanche un’opera del Boulevard 13 seguite il percorso sulla mappa pubblicata sul loro sito.
La Butte aux Cailles e MURdu12 nel 12° arrondissement
Lasciate i grandi boulevard e inoltratevi in questa stradina pavimentata, la Butte aux Cailles (13°), per sentirvi in un villaggio di campagna.
Tra innumerevoli bar, caffè e case colorate ammirate affreschi e graffiti nascosti in ogni angolo. Artisti come RAF Urban, Seth e Miss.Tic ne hanno fatto uno dei loro luoghi preferiti.
Nel 12° arrondissement invece, all’angolo tra la rue du Général Michel Bizot e la rue du Sahel, all’altezza della Coulée Verte, troverete il MURdu12, una parete dedicata alla street art sostenuta dal municipio e organizzata dal collettivo Cicero.
- Ogni due mesi la parete si rinnova accogliendo sempre nuovi artisti provenienti da tutto il mondo.
All’est di Parigi la street art è ovunque
Da Oberkampf a Ménilmontant, l’est parigino è tappezzato di street art. Grazie ad alcune associazioni come Art Azoï e Le M.U.R. alcune facciate di palazzi hanno una vera programmazione artistica. Per esempio al numero 107 della rue Oberkampf un ex spazio pubblicitario è stato trasformato in galleria a cielo aperto dedicata alla street art.
- Ogni quindici giorni, infatti, un nuovo artista è invitato a decorare la parete con la propria arte. La performance avviene di solito in giornata e in pubblico, cercate di assistere.
Salendo poi verso la rue de Ménilmontant (19°), all’angolo con la rue Sorbier, vi imbatterete nell’opera monumentale di Jérôme Mesnager, C’est nous les gars de Ménilmontant. Realizzato nel 1995, l’enorme affresco è uno dei più celebri dell’artista considerato della prima generazione della street art. Delle silhouettes bianche sembrano danzare a ritmo di musica. È un’opera aerea, un omaggio agli abitanti del quartiere, un inno alla vita.
Più in alto lungo la rue de Ménilmontant poi vedrete il Pavillon Carré de Baudoin, il cui muro esterno è regolarmente dipinto da artisti qualificati. Continuando a passeggiare verso Belleville cercate la rue Dénoyez. Questa stradina a due passi dalla metro Belleville è diventata negli anni set di videoclip, shooting di moda e altri happening che ben si adattano tra le creazioni e i colori dell’arte urbana. Ogni giorno qui vedrete artisti all’opera.
Salite poi al Belvedere da cui avrete una magnifica vista della Ville Lumière. Osservate bene i pilastri regolarmente decorati e le opere di street art che riempiono l’ampio belvedere, che d’estate accoglie numerose serate di danza.
Se infine volete godervi una pausa nella natura continuando ad ammirare le creazioni di street art andate al parco di Belleville: gli affreschi di Seth, Kenor o ElPez ornano muri, pilastri e qualsiasi spazio libero di forme e colori. Da non perdere una passeggiata al Canal Saint-Martin, tra ponti e stradine si nascondono innumerevoli graffiti e affreschi dai mille colori.
Dirigetevi poi al Point Éphémère, indirizzo alla moda riconosciuto per la programmazione eclettica di concerti e mostre, che accoglie sulle pareti esterne il meglio della street art.
- Tra gli habitués di questa galleria en plein air c’è sempre Mr. Chat.
La Villette: l’affresco più lungo di Parigi
Lasciate il Canal Saint-Martin per rue de l’Ourcq. Troverete un lungo muro a cui gli artisti del 19° arrondissement hanno ridato vita. Si riconosce lo stile di Da Cruz, appassionato di maschere etniche, Psy e i suoi personaggi danzanti o i ritratti luminosi di Marko93.
A un quarto d’ora a piedi, nella rue d’Aubervilliers si snoda, invece, l’affresco più lungo di Parigi: 493 metri. Artisti come Kashink, Combo e JonOne hanno reso omaggio all’afroamericana Rosa Parks, conosciuta per essersi rifiutata di lasciare il suo posto in autobus a una persona bianca. Realizzata nel 2015, è un’opera collettiva che ispira un sentimento di pace e di saper vivere insieme proprio di questo quartiere multietnico a nord di Parigi.
Rive droite: dalla Porte Saint-Denis alla Porte de Clignancourt
A due passi dalla Porte Saint-Denis cercate la rue des Degrés (2°), un passaggio minuscolo con pochi gradini colorati dove si nasconde la bellissima opera di Raphael Federici, alias Paris sketch culture. Attraversate il quartiere per scoprire gli altri affreschi.
Altrimenti, proseguite verso nord fino alla rue Ordener (18°). Troverete un muro lungo 300 metri dedicato alla street art. Artisti di ogni sorta si incontrano regolarmente qui e con un po’ di fortuna potreste vederli all’opera.
Vitry-sur-Seine, un museo a cielo aperto
La street art raggiunge anche le città limitrofe, come Vitry-sur-Seine.
Su muri, marciapiedi, pilastri e lampadari della città vedrete graffiti, collage e dipinti di ogni genere. Vitry risplende di grandi artisti. Ve ne accorgerete appena uscite dalla RER, in rue Pierre Semard, dove vedrete l’emblematico robot francese dell’artista italiano Pixel Pancho. Poi nei dintorni del museo d’arte contemporanea Mac Val vi impressionerete davanti ai giganteschi guerrieri africani con lancia in resta.
- L’opera è merito dell’artista Kouka, realizzata nel 2013 in omaggio a Nelson Mandela.
Vitry-sur-Seine, dunque, è un vero museo a cielo aperto dedicato all’arte urbana qui inaugurata da Christian Guémy, aka C215, pioniere nel suo genere. Allora andate alla ricerca delle più belle opere sui muri della città: Vitry ne conta circa 500. Tra i giovani artisti troverete spesso la firma Avataar ma anche quella di Kashink, una delle rare ragazze della street art.
Banksy a Parigi
Se siete a Parigi solo per vedere le opere di Banksy vi suggeriamo qualche indirizzo in cui trovarle. Ecco alcune opere di cui lo street artist più ricercato al mondo ha rivendicato la paternità:
- Bibliothèque Publique d'Information, Marais: Un topo con un giornale in mano comparso nel 2018. Sul suo Instagram, Banksy scrive “50 anni dopo la rivolta di Parigi nel 1968. Il luogo di nascita dell’arte dello stencil moderno”.
- RER C: Una coppia di roditori, con ombrello e bombetta, guarda la Tour Eiffel lontano dalla folla. Il topo nell’arte di Banksy è simbolo della classe perseguitata.
- 2 rue Victor Cousin (5°): Un cane amputato dal suo padrone, in una impietosa allegoria del capitalismo.
- Porte de la Chapelle, accanto all’ex Centro di prima accoglienza dei rifugiati recentemente chiuso: Una ragazzina nera prende una bomboletta per cercare di camuffare una svastica su un muro con dei motivi rosa, simbolo della Siria.
- 41 avenue de Flandre Paris (19°): Ispirata al dipinto di Jacques-Louis David intitolata “Bonaparte franchissant le Grand-Saint-Bernard” del 1801, l’opera di Banksy raffigura un Napoleone accecato dal suo mantello troppo grande. Un messaggio per i politici?
- Passage de la main d’or: Un topo con un fiocco rosa sembra alludere all’immaginario di Disney.
- Uscita di sicurezza sul lato posteriore del Bataclan: Una donna a lutto, è l’omaggio di Banksy alle vittime degli attentati di Parigi.
- Scalinata della rue du Mont-Cenis, Montmartre: Un topo catapultato in aria sul tappo di una bottiglia di champagne appena aperta. Parigi è una festa.
La ricerca delle opere di street art a Parigi è una divertentissima caccia al tesoro,che però richiede troppo tempo se siete in città solo per pochi giorni. Potreste allora scegliere un tour che vi porta rapidamente nei luoghi imprescindibili della street art parigina.
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Poi raccontateci le vostre scoperte in un commento all’articolo.